Associazione Piazza San Marco
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1 agosto 2014

Presentato il progetto San Marco LAB per gestire i flussi turistici

Sono stati presentati nei giorni scorsi in un incontro presso la Facoltà di Economia a San Giobbe Venezia dal gruppo di lavoro sulla gestione dei flussi turistici in una città d’arte (Human Flooding), i risultati dei primi test di video-lettura dei visitatori della Piazza San Marco. Il gruppo di lavoro è composto dai Dipartimenti di Economia (Università Ca’ Foscari di Venezia), Ingegneria delle Informazioni (Università degli Studi di Padova), Storia e Tutela dei Beni Culturali (Università degli Studi di Udine), 3DEverywhere s.r.l. , A4smart s.r.l.s. Nell’incontro a San Giobbe, sono state illustrate le finalità che il gruppo di lavoro progetto “Human Flooding” si è dato sul tema della gestione dei flussi turistici in una città d’arte, lo stralcio sull’Area Marciana , la proposta di progetto San Marco LAB, presentato il 30 giugno al bando Expo 2015 promosso dalla Camera di Commercio di Venezia ed i risultati dei primi test di video-lettura dei visitatori della Piazza San Marco, svolti il 1 maggio ed il 19 luglio 2014. Un incontro molto interessante e che, attraverso lo specifico progetto San Marco Lab, se adeguatamente finanziato, potrebbe finalmente consentire di conoscere in tempo reale quante persone passano ogni momento per la Piazza San Marco e orientarne di conseguenza gli spostamenti e, alla fine, gestirne la problematica dei flussi turistici. Attraverso quattro telecamere e sensori di calore corporeo installati lungo il perimetro della Piazza è stato possibile contare i turisti nei giorni citati e le dinamiche di spostamento, come ha specificato per il gruppo di lavoro il dott. Francesco Pedrini. Il Comune di Venezia ha indicato come caso studio Piazza San Marco ma altre porte di accesso della città potrebbero essere monitorate. Numerose le istituzioni e gli enti interessati al progetto e, fra questi, anche l’associazione Piazza San Marco che ha aderito all’iniziativa ritenendo importante lo studio che avrà bisogno a regime di almeno 2 milioni di euro da finanziare, vista l’innovazione e la tecnologia applicata, attraverso fondi europei.