Associazione Piazza San Marco
chiudi
26 luglio 2019

Approvato in Giunta comunale un nuovo regolamento a tutela delle attività commerciali di Piazza San Marco e del centro storico

La Giunta comunale guidata dal Sindaco Luigi Brugnaro ha approvato un importante provvedimento che riporta “misure miranti a disciplinare l’esercizio di attività non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della Città antica”. In particolare, le aree interessate dalla delibera risultano essere Piazza San Marco, l’area Marciana in generale e la zona di Rialto. Ora il provvedimento dovrà essere discusso nelle commissioni consiliari competenti e poi passare per l’approvazione definitiva in Consiglio comunale. Un primo significativo passo avanti è stato fatto per allontanare o vietare l’apertura di nuove attività che nulla hanno a che fare con la monumentalità, la storia e il decoro, di luoghi famosi in tutto il mondo. Una delibera che interviene non solo per impedire la vendita della cosiddetta “paccottiglia” o di altri souvenir di bassissima qualità, ma pure per difendere il tessuto commerciale tradizionale che rappresenta, come nel caso specifico di Piazza San Marco, anch’esso una parte importante della storia della città. L’Associazione Piazza San Marco ringrazia sentitamente l’Amministrazione comunale per aver colto con grande attenzione l’appello sull’estrema urgenza di adottare un regolamento per la tutela delle attività commerciali di Piazza San Marco e di tutto il centro storico. “Il nostro obiettivo”, afferma in una nota l’Associazione, “è che le attività tradizionali vengano tutelate, che in Piazza San Marco così come in tutta l’area Marciana ci siano attività compatibili e consone con il luogo in cui si trovano. Il provvedimento deve essere attuato subito, sarebbe magnifico fosse anche retroattivo, va implementato ma è sicuramente un ottimo punto di partenza. L’unicità di Venezia va tutelata da una globalizzazione e da interessi economici altamente impattanti. Auspichiamo che questa attenzione si estenda poi a tutta la città di Venezia.”