Avanza il progetto per la messa in sicurezza dalle acque alte di Piazza San Marco
Questo autunno ha drammaticamente riproposto il problema dell’acqua alta a Venezia. Mentre si chiede da più parti e dai diversi livelli istituzionali di velocizzare la fine dei lavori del Sistema Mose (nella speranza che funzioni) appare altrettanto evidente la necessità di riprendere in mano i diversi interventi diffusi e complementari alle opere alle bocche di porto lasciati colpevolmente fermi. Fra questi, risulta urgente quello relativo alla messa in sicurezza dalle acque alte di Piazza San Marco che, ricordiamo, sarebbe inondata anche con il Mose in funzione in quanto, le paratoie mobili, verrebbero azionate convenzionalmente con una quota di marea pari a 110 cm slm. La marea purtroppo già quando raggiunge +65 cm, inizia ad allagare il nartece e la pavimentazione all’ingresso della Basilica di San Marco, poi man mano che cresce, l’acqua invade le superfici più basse della Piazza. E’ notizia di questi giorni che la Società veneziana Thetis, in ATI con la Società Kostruttiva S.c.p.a, in merito all’avanzamento del progetto per la messa in sicurezza della Piazza dall’alta marea, non solo ha concluso le prime fasi dell’intervento che prevedevano l’acquisizione di dati e di analisi tecnico-conoscitiva su quanto prodotto in precedenza in merito all’Insula di San Marco e la realizzazione del Progetto di Fattibilità, ma ha pure completato il progetto definitivo che verrà entro la fine di gennaio presentato al Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto e alla Soprintendenza per l’approvazione. Il precedente progetto elaborato dal Consorzio Venezia Nuova, dal costo molto elevato pari a 100 milioni di euro, era stato realizzato solo parzialmente e aveva interessato il molo sul bacino (rialzo a +100 per bloccare l’allagamento per sormonto) e l’area prossima al Campanile di San Marco con restauro e consolidamento della pavimentazione e interventi di impermeabilizzazione. Il resto degli interventi non erano stati eseguiti sia per il costo elevato e sia per gli scandali legati alla corruzione all’interno del Consorzio Venezia Nuova che aveva portato qualche anno fa agli arresti di alcuni manager aziendali e di diversi politici locali. Il nuovo progetto, che più o meno costa la metà del precedente, prevede rialzi, valvole, pompe e il ripristino dei vecchi cunicoli. Un intervento meno impattante che permetterà di impedire alla marea di risalire attraverso il sistema di scolo delle acque, la costruzione di un sistema di pompe che spingano fuori l’acqua proveniente dalle piogge e dal sottosuolo, di innalzare le rive e di separare le fogne dal complesso di scolo delle acque dell’insula di San Marco. Alla fine l'area Marciana dovrebbe restare all'asciutto fino a 110 centimetri. Il progetto potrebbe essere replicabile in altre insule cittadine. Il Presidente di Associazione Piazza San Marco, Claudio Vernier, che da sempre segue con attenzione la problematica, ha così ricapitolato la situazione sulle pagine del quotidiano online VeneziaToday: «L'incontro è stato più di un anno fa, assieme ad altri operatori della Piazza e ai rappresentanti del Consorzio Venezia Nuova. Sono stati programmati carotaggi e l'inserimento di sensori sotto la pavimentazione di tutta la Piazza, dispositivi che per 12 mesi hanno analizzato il grado di umidità e di acqua nei vari punti per permettere poi di decidere come impermeabilizzare. Per avere il progetto completo e funzionante i tempi sono più lunghi mi hanno parlato della fine 2021».