Carlo Alberto Tesserin denuncia il blocco dei lavori in Piazza San Marco
“Mi stupisco del fatto che in tutto ciò non si parli di quella che è per Venezia l’emergenza più grave, quella che proviene dall’intensificarsi delle acque alte e dall’innalzamento dei mari. Non sappiamo, a questo punto, nemmeno se e quando il Mose sarà realizzato, ma se non entrerà in azione come difenderemo la città dall’invasione dell’acqua? Basta che si ripetano le condizioni dell’autunno dello scorso anno e che lo scirocco, come fortunatamente avvenne allora, non cali, per ritrovarci sommersi dall’acqua”. Queste le parole rilasciate al giornalista Enrico Tantucci della Nuova Venezia dal primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin (in foto) all’indomani della manifestazione dei giovani sul clima e a pochi giorni dalla conclusione del restauro delle colonne del nartece della Basilica danneggiate proprio dalla grande acqua alta del 29 ottobre 2018. Tesserin sottolinea la necessità urgente dell’impermeabilizzazione dell’intera Piazza San Marco evidenziando, nel contempo, che l’intervento pare essersi fermato. Non si parla più del progetto avviato, non c’è più un Provveditore essendo Linetti andato in pensione e il Mose non viene completato. In questa situazione, il primo procuratore ha voluto esternare la sua forte preoccupazione sul futuro dei lavori in Piazza San Marco per contrastare l’acqua alta che provoca sempre più danni e interventi costosi di restauro e manutenzione.