Associazione Piazza San Marco
chiudi
17 gennaio 2020

Dopo i danni per le ripetute alte maree, riparte l'iter di aggiornamento della legislazione speciale per Venezia

Hanno avuto ampio risalto sulla stampa locale e nazionale le foto rese pubbliche dalla Procuratoria di San Marco in merito ai gravi danni subiti dalla Basilica di San Marco, in particolare dai preziosi mosaici, dopo un mese e mezzo di alta marea. Il sessanta per cento della pavimentazione è da sostituire o rifare, ha dichiarato il Primo Procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin dopo un sopralluogo tecnico eseguito in Basilica nei giorni scorsi. L’acqua salsa ha corroso il massetto causando il distacco della pavimentazione in marmo, ha sottolineato Tesserin, e tutto questo disastro a causa di un’acqua alta che ha colpito ripetutamente la città da inizio novembre fino a Natale. Ora, in attesa del Mose, la Procuratia ha pensato a una soluzione-ponte rappresentata da una cintura di pannelli di cristallo alti 2 metri per difendere tutta la Basilica, un progetto in fase di studio ma che potrebbe essere presentato alla Soprintendenza nei prossimi mesi. In questi giorni invece, dovrebbe essere depositato in Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto il progetto definitivo per la messa in sicurezza di Piazza San Marco dalla acque medio-alte elaborato dall’ATI formata dalle Società Kostruttiva e Thetis, come ricordavamo in una precedente news. Sarebbe sicuramente un gran passo avanti per un progetto “complementare” atteso da anni. E, sempre in tema di salvaguardia della città, il 15 gennaio è stata deliberata all’unanimità in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, l’indagine conoscitiva nell’ambito dell’esame della proposta di legge  n. 1428, relatore l’On veneziano Nicola Pellicani, “Modifiche e integrazioni alla legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia  e della sua laguna”, altro atto fondamentale per Venezia e atteso da almeno un decennio. Ci saranno tre mesi di tempo a partire  da metà gennaio per svolgere una serie di audizioni in città con una serie di soggetti pubblici e privati interessati direttamente o indirettamente ai temi presenti nella proposta di legge: salvaguardia di Venezia e della Laguna, difesa del patrimonio monumentale e culturale, rilancio socio-economico della città, difesa della residenza e quant’altro. Inoltre, la Conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso di inserire la proposta di legge su Venezia nel calendario delle priorità dei lavori delle prossime settimane riservando, di fatto, una corsia preferenziale a questo atto importante per la città. Sembra proprio che finalmente Venezia sia tornata ad essere “di preminente interesse nazionale”  come recitava la ormai lontana prima Legge Speciale del 1973, figlia della tragica alluvione del 1966.