Associazione Piazza San Marco
chiudi
22 maggio 2019

Lettera dell'assessore regionale Corazzari a tutela delle attività storiche dell'Area Marciana

Importante presa di posizione dell’assessore regionale del Veneto al Territorio, Cultura e Sicurezza, Cristiano Corazzari (in foto) che ha scritto una lettera al Comune di Venezia, all’Agenzia del Demanio e, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, in merito al decoro di Piazza San Marco e alla tutela delle sue attività storiche. L’assessore, a seguito di una interrogazione consiliare, intende richiamare l’attenzione sul “contesto monumentale di Piazza San Marco a Venezia”, cui appare opportuno e doveroso “riconoscere l’esigenza di particolari misure tutelative, anche in occasione della scadenza della concessione di alcuni immobili demaniali facenti parte delle Procuratie”. In particolare, l’assessore Corazzari auspica “l’adozione di un Regolamento per la tutela, il decoro e la salvaguardia del patrimonio storico-culturale di Piazza San Marco, sull’esempio di analoghe esperienze che in anni recenti hanno interessato altri centri storici italiani che, come Venezia, sono ben iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale”. Pertanto, l’assessore richiama “l’importanza di tutelare le attività tradizionali e consone al luogo, evidenziando altresì come la permanenza degli esercizi storici rappresenti un fattore essenzialmente e intimamente correlato alla salvaguardia degli immobili nei quali essi hanno sede”. Per Corazzari la continuità di esercizio di attività storiche che hanno assunto una forte valenza simbolica in rapporto a Piazza San Marco, concorre ad assicurare “il decoro e ad accrescere pertanto il livello qualitativo dell’immagine urbana”. Nella lettera si chiedono “specifiche misure volte alla protezione dell’Area Marciana” e si chiede ai soggetti preposti di valutare la possibilità di una “eventuale proroga delle concessioni degli immobili demaniali situati in Piazza San Marco, al fine di preservare tali beni da rischi connessi al subentro di esercizi ed attività che possano causare degrado dei singoli luoghi e del contesto architettonico monumentale nel suo insieme”.