Lotta al degrado: usare i fondi della tassa di soggiorno
Manuela Pivato sulla Nuova Venezia di sabato 27 agosto 2016 evidenzia opportunamente in un lungo articolo il fatto che la tassa di soggiorno istituita per contribuire alle spese legate al turismo, che fa entrare nelle casse del Comune tra 24 e 28 milioni di euro, paradossalmente non viene investita per finanziare iniziative a favore del turismo stesso e nella lotta contro il degrado. Un esempio? I San Marco Guardians che possono lavorare sul territorio solo grazie alla sponsorizzazione della Costa Crociere. Fra turisti maleducati e la rivolta morale dei veneziani saturi di un certo tipo di turismo, l’articolo riporta la posizione in merito del presidente dell’Associazione veneziana albergatori Vittorio Bonacini e del presidente dell’associazione Piazza San Marco Alberto Nardi. Per Bonacini, i soldi vanno usati per fornire più servizi bocciando qualsiasi ipotesi di alzare ancora l’imposta di soggiorno. Per Nardi (in foto), “la replica del format dei San Marco Guardians in altre zone della città dove regna il caso potrebbe essere attuato con l’assunzione di una cinquantina di ragazzi e una spesa che si aggira introno ai 300 mila euro. Soldi reperibili da una parte della tassa di soggiorno istituita anni fa proprio per incentivare a aiutare il turismo”.