Piazza San Marco non e' di origine romana
Dopo anni di studio l’archeologo americano Albert Ammerman ha affermato che «Non ci sono tracce della grandezza romana nelle origini di piazza San Marco». Come scrive in un dettagliato articolo Alberto Vitucci sulla Nuova Venezia “centinaia di carotaggi effettuati a partire dagli anni Novanta nell’area marciana davanti alla Basilica, sotto la Biblioteca Marciana e nel pavimento di San Marco, a lato del campanile, portano un’evidenza storica nuova: nell’area di San Marco prima del settimo secolo non c’era nulla. Vengono così contraddette ipotesi e miti degli ultimi secoli. Che riportavano le origini di Venezia alla metà del V secolo, nel 421, come ancora si legge in un’incisione sulla porta dell’Arsenale. Oppure la fondazione ad opera di tre consoli romani venuti da Padova. In realtà, dice Ammerman, docente di archeologia alla Colgate University di New York e autore di numerose campagne di scavo a Venezia e al Foro romano, «non vi sono evidenze archeologiche di una presenza romana a Venezia. La città romana più vicina era Altino, a 12 chilometri in linea d’aria da San Marco». Lo studio quindi è destinato a cambiare in parte la storia sulle origini della città ed è stato presentato nel prestigioso palcoscenico dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia.