Serve intervenire per “isolare” la Basilica di San Marco e la Piazza dalle acque alte !
Il primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin ha incontrato in questi giorni il nuovo presidente del Provveditorato alle opere pubbliche Roberto Linetti chiedendo l’aiuto a realizzare il progetto di impermeabilizzazione del nartece della Basilica. Infatti anche con l’ultima modesta acqua alta del 13 gennaio poco sopra i 100 cm sul livello medio marino, il prezioso pavimento in mosaico della Basilica e la stessa Piazza sono state allagate. Lo stesso Tesserin ha ricordato recentemente alla stampa locale che “non è possibile che quando le dighe mobili cominceranno ad alzarsi, tra i 110 e i 115 centimetri sul medio mare, il nartece della Basilica di San Marco continui invece a essere sommerso dall'acqua, perché in questa parte della città e nel nartece in particolare, si va sotto già a quota 65 centimetri”. Pertanto Tesserin torna alla carica rilanciando il progetto di impermeabilizzazione del nartece messo a punto, oltre che dall'architetto Piana, dall'ingegner Paolo Campostrini: i test già eseguiti dimostrano che è realizzabile. Il progetto, presentato anche a dicembre all'Hotel Luna Baglioni con la collaborazione dell’Associazione Piazza San Marco, consiste nell'isolare con delle valvole i canali di uscita e gli scoli dell’acqua piovana che in caso di marea sostenuta portano all'interno l’acqua dai tombini. In questo modo si recupererebbero almeno 20 centimetri, in attesa degli interventi di isolamento sulla superficie della Piazza. Vuol dire ridurre le acque alte dentro la Basilica del 70%. E’ proprio sugli interventi per la messa in sicurezza della Piazza San Marco anche dalle maree medio-basse, che l’associazione intende sollecitare le autorità proposte collaborando anche con la Procuratia di San Marco per il bene della Piazza e delle sue straordinarie bellezze architettoniche.