Il crollo del campanile
Nel luglio del 1902 sulla parete nord della costruzione venne segnalata la presenza di una pericolosa fenditura che nei giorni seguenti aumentò di dimensioni fino a che, la mattina di lunedi 14 luglio alle 9.47 il campanile crollò (altre fonti indicano le 9.52 come l'ora del crollo). Non ci furono vittime e, vista la posizione della costruzione, i danni furono relativamente limitati. Venne distrutta completamente la loggetta alla base del campanile e un angolo della libreria del Sansovino. La "piera del bando", un tozzo tronco di colonna in porfido, su cui al tempo della repubblica venivano bandite le leggi, protesse dalla macerie l'angolo della basilica di San Marco, salvandola dal crollo. Nella serata il consiglio comunale, riunito d'urgenza, ne deliberò la ricostruzione stanziando 500.000 Lire per contribuire ai lavori. Il sindaco Filippo Grimani durante il discorso in occasione della posa della prima pietra, il 25 aprile 1903, pronunziò più volte la famosa frase «dov'era e com'era» che diventerà il motto di questa ricostruzione. I lavori durarono fino al 6 marzo 1912 e il nuovo campanile venne inaugurato il 25 aprile 1912, in occasione della festa di San Marco.